La digitalizzazione sta trasformando profondamente molti aspetti della nostra vita, incluso il diritto successorio. Ma cosa significa esattamente "successione digitale", e quali sono le implicazioni per gli eredi e gli studi legali?
In questa intervista, l'Avvocata Anna Vlachos dello Studio Legale Vlachos di Torino ci guida attraverso le sfide e le opportunità della gestione dei beni digitali dopo la morte di una persona, affrontando temi cruciali come la privacy, la sicurezza e l’evoluzione delle normative. Dalle criptovalute ai testamenti digitali basati su blockchain, scopriamo come gli studi legali possono adattarsi a questo nuovo scenario e offrire ai cittadini strumenti per tutelare non solo il patrimonio economico, ma anche quello affettivo.
1. Avvocata Vlachos, cosa si intende per “successione digitale” e in che modo la digitalizzazione sta trasformando il modo in cui si fruisce diritto successorio?
L’espressione “successione digitale” si riferisce alla gestione e alla trasmissione dei beni digitali di una persona deceduta, come ad esempio account online, password, file digitali e criptovalute.
La digitalizzazione sta trasformando il diritto successorio introducendo nuove categorie di beni con la conseguente necessità di regolamentazione specifica per garantire la corretta gestione e trasmissione di questi beni.
2. Come è cambiato il ruolo dell’avvocatura successoria nell’era digitale? Quali nuove sfide e quali sono le competenze sono richieste?
Con la digitalizzazione, gli avvocati hanno dovuto acquisire competenze tecniche e digitali per gestire i nuovi beni digitali e i relativi diritti. In particolare, gli avvocati che si occupano come noi quotidianamente di diritto successorio devono affrontare sfide come l'accesso ai dati del defunto, la protezione della privacy e la sicurezza dei beni digitali, oltre a garantire che le volontà del defunto siano rispettate anche nel contesto digitale.
3. L’introduzione di strumenti digitali ha reso più semplice o più complesso il lavoro di chi si occupa di successioni? Dal punto di vista pratico, come le nuove tecnologie possono agevolare la gestione di testamenti, atti di successione e pratiche ereditarie?
Gli strumenti digitali possono sia semplificare sia complicare il lavoro degli avvocati che si occupano di diritto successorio. Ad esempio, software per la gestione dei testamenti e delle dichiarazioni di successione possono rendere più efficiente la gestione delle pratiche, ma la necessità di garantire la sicurezza e la privacy dei dati può introdurre nuove complessità.
4. Come gli studi legali dovrebbero adeguarsi alla digitalizzazione per offrire servizi più efficienti ai clienti che si trovano a gestire una successione? Ci sono strumenti digitali che potrebbero migliorare la trasparenza e la sicurezza nelle pratiche successorie?
Gli studi legali devono a mio avviso investire in tecnologie avanzate e formazione per offrire servizi più efficienti e sicuri. Ad esempio, strumenti digitali come piattaforme per la gestione documentale, firme digitali e blockchain possono migliorare la trasparenza e la sicurezza nelle pratiche successorie. Inoltre, non è da escludere, in futuro, che il Legislatore ritenga utile introdurre nel nostro ordinamento nuove forme testamentarie digitali, ad esempio tramite registrazioni audiovisive (video testamenti) o, addirittura, testamenti “smart” basati sulla blockchain, capaci di eseguire in automatico alcune volontà del testatore.
5. In un contesto sempre più digitalizzato, quali sono i principali rischi legati alla sicurezza e alla privacy nella gestione delle successioni?
In un contesto digitalizzato, i principali rischi includono la vulnerabilità ai cyber attacchi, la perdita di dati e la difficoltà di garantire la privacy del defunto.
Gli avvocati devono pertanto adottare misure di sicurezza adeguate e rimanere aggiornati sulle normative vigenti.
6. Può raccontarci un caso pratico in cui la digitalizzazione ha avuto un impatto significativo nella gestione di una successione?
Ci capita spesso che gli eredi non siano pienamente nella disponibilità di password o codici di accesso alle varie informazioni digitali del de cuius (dall’home banking al mero pin dello smartphone) e di dover quindi rinunciare alla disponibilità di alcuni dati, magari molto significativi. Questo aspetto è particolarmente significativo e problematico con riferimento ai beni digitali come criptovalute e NFT (i c.d. non-fungible token): talora, in assenza di un’adeguata pianificazione successoria digitale, non vi è modo di ottenere il possesso e la proprietà di tali beni e gli stessi vanno perduti, restando bloccati in una sorta di limbo digitale.
7. Che cosa pensa dell’eredità digitale e come gli studi legali possono aiutare i cittadini a ottenere un diritto ancora poco conosciuto?
L’eredità digitale è un aspetto sempre più rilevante e gli studi legali possono fare molto per aiutare i cittadini a comprendere i loro diritti e doveri riguardo ai beni digitali.
Personalmente ad esempio, nei corsi di diritto che tengo presso la Fondazione Università Popolare di Torino, rivolti a un pubblico di non giuristi, dedico del tempo a sensibilizzare sull’importanza di questi aspetti proprio nell’intento di fornire degli strumenti per orientarsi.
Più in generale, gli avvocati possono offrire consulenza specifica su come organizzare e documentare l'eredità digitale per garantire una transizione ordinata e conforme alle volontà del defunto. Non va dimenticato che nei dati digitali è contenuto molto del patrimonio affettivo e personale.
8. Perché è importante tutelare anche il patrimonio affettivo, oltre a quello economico?
È importante perché gli oggetti affettivi, come foto e lettere, hanno un valore emozionale che va oltre il mero aspetto economico. Garantire la conservazione e la trasmissione di questi beni può aiutare a mantenere vivo il ricordo e il legame con il defunto.
9. Quali sviluppi si aspetta nei prossimi anni?
Nei prossimi anni, ci si aspetta un ulteriore incremento dell'uso della tecnologia nella gestione delle successioni. L'intelligenza artificiale, l'automazione e la blockchain saranno sempre più integrati nei processi legali, rendendo le pratiche più efficienti e sicure. Tuttavia, sarà fondamentale affrontare le sfide legate alla sicurezza e alla privacy per garantire una gestione etica e conforme alle normative.
Il futuro della successione è digitale, e il diritto deve stare al passo... dei diritti!
Tra password introvabili, criptovalute bloccate in un limbo digitale e testamenti che potrebbero un giorno esistere su blockchain, il mondo legale si trova davanti a sfide inedite ma anche a straordinarie opportunità.
Gli studi legali devono evolversi, adottare nuove tecnologie nascenti e aiutare la cittadinanza a navigare questo nuovo scenario, dove il patrimonio da tutelare non è solo economico, ma anche affettivo e digitale. In fondo, il ricordo di una vita non è solo nei beni materiali… ma anche nei byte che lasciamo dietro di noi.
Il futuro è qui: è ora di pianificare la nostra eredità digitale