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L’economia circolare dei dati è il Samsara di Zephorum

Nell’era digitale odierna, la quantità di dati prodotti quotidianamente cresce in modo esponenziale: ogni clic, ogni transazione, ogni interazione lascia dietro di sé un’enorme “scia” di informazioni. Gran parte di questi dati, tuttavia, finisce per diventare un vero e proprio rifiuto digitale: archivi inutilizzati, backup ridondanti, informazioni obsolescenti che gravano su infrastrutture e costi senza offrire alcun valore aggiunto.

 

Zephorum ha colmato in parte questo gap, risolvendo il problema della permanenza del dato, attraverso il concetto di economia circolare del dato, un paradigma che trasforma il dato da scoria a storia, a risorsa, favorendo il riciclo, il riuso e la rigenerazione continua delle informazioni.

 

1. L’esplosione dei dati: dai byte ai zettabyte

Fin dagli albori dell’informatica, la crescita dei dati ha seguito tassi esponenziali che hanno determinato, già nei primi decenni, una vera e propria “valanga informativa”.

Primi anni 2000: secondo uno studio IDC sponsorizzato da EMC, nel 2007 il mondo conteneva già circa 281 exabyte di dati memorizzati, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 57 % e una netta prevalenza (95 %) di dati non strutturati.

Zettabyte Era: la soglia di 1 zettabyte di dati complessivi fu superata già nel 2012, segnando l’inizio della “Zettabyte Era” che include tutti i dati digitali, non solo il traffico Internet . In termini di traffico IP, invece, la Zettabyte Era iniziò nel 2016 quando il traffico globale superò 1,2 ZB.

Oggi: alla fine del 2024 il volume complessivo di dati nel mondo ha raggiunto 149 zettabyte (1 ZB = 10²¹ byte), con una creazione giornaliera di circa 402,7 milioni di terabyte (0,4 ZB). IDC stima che entro il 2025 si arriverà a 175 ZB prodotti ogni anno.

 

Questi numeri non sono meri esercizi statistici, ma la prova di quanto il problema della permanenza incontrollata dei dati sia emerso già all’origine dell’era informatica, ponendo fin da subito sfide di storage, governance e sostenibilità.

 

2. Dal “linearismo” del dato all’economia circolare

Nella tradizionale gestione dei dati, si assiste a un flusso lineare:

1. Creazione – i dati vengono generati.

2. Archiviazione – vengono salvati in sistemi di storage.

3. Obsolescenza – perdono d’interesse o validità.

4. Scarto – restano inattivi, occupando spazio e risorse.

 

Questo modello replica l’economia lineare “take–make–dispose”, con tutti i limiti legati a costi di conservazione, rischi di sicurezza e inefficienze operative.

 

3. I pilastri dell’economia circolare applicati al dato

L’economia circolare, consolidata nell’ambito industriale e ambientale, si articola in tre prin­cipi fondamentali:

Principio dell’economia circolare: Traduzione nel “dato circolare” di Zephorum

 

1. Disegnare fuori gli scarti

Minimizzare la creazione di dati ridondanti; standardizzare formati e metadati per facilitare l’interoperabilità e la tracciabilità.

2. Tenere risorse in uso

Implementare meccanismi di catalogazione intelligente, versioning e policy di retention dinamica per promuovere il riuso continuo delle informazioni.

3. Rigenerare sistemi naturali

Valorizzare flussi di dati e insight: analytics evoluti, machine learning e metadata enrichment trasformano dati “inattivi” in nuove opportunità di business.

Zephorum integra ciascuno di questi principi nella propria piattaforma, garantendo che ogni dato dell'eredità digitale di ogni individuo, al termine del suo ciclo di vita, non diventi un “rifiuto”, ma torni a nutrire l’ecosistema informativo aziendale. Come un Samsara digitale che restituisce il senso della vita online degli utenti con una rinascita sotto nuova forma.

 

4. Come funziona l’economia circolare del dato di Zephorum

1. Ingest intelligente

2. Data catalog & governance

3. Riutilizzo e redistribuzione

4. Rigenerazione tramite insight

 

E la scoria torna a essere storia, la storia di una persona da ricordare, i cui dati essenziali, puri, di valore, possono essere riusati in modo diverso, per dare vita a nuove forme di riutilizzo e e-mortalità. Il resto, verrà eliminato.

 

5. Il parallelismo con la green economy

Economia Verde (fisica)

Riciclo dei materiali

Recupero delle materie prime

Energia rinnovabile

Economia Circolare del Dato (digitale)

Reingegnerizzazione dei dataset

Recupero dei dati raw e catalogazione

Valore rinnovabile

 

Zephorum, così, non solo risolve il problema della “permanenza” del dato come scoria digitale, ma lo trasforma in unvalore fluido, rigenerabile e strategico.

 

L’economia circolare del dato di Zephorum ridefinisce le regole del gioco nel data management: non più “accumulazione” e “scarto”, ma circular‑thinking per massimizzare il valore di ogni bit. Se vuoi scoprire come implementare questo modello nella tua azienda e trasformare i dati da costo a risorsa, contattaci e aiuta i tuoi clienti a dare nuova vita alle informazioni dei loro cari.

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